La prima cosa che si scorge, di fronte al piazzale antistante il Palazzo dei Congessi dell’Eur, sono una fila di autobus per trasporti non di linea dai quali scendono e salgono ragazzi: avranno un’età variabile dai 14 ai 18 anni, alcuni forse anche delle scuole medie. Proseguendo oltre, sul piazzale e via via fra il colonnato dell’ingresso, i giovani si addensano, sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine, dalla polizia alla guardia di finanza, si scorge anche qualche divisa che a tutta prima non si riesce ad identificare e ci si domanda, all’inizio con una certa curiosità, la ragione di questo spiegamento di forze, e tra l’altro così variegato.
Superato l’ingresso però il mistero si svela: guardia di finanza, polizia, Stato maggiore della difesa, come anche i più importanti organi dello Stato e del Governo, dal Senato della Repubblica alla Camera dei Deputati, fino a singoli Enti della Pubblica Amministrazione, hanno mandato una propria rappresentanza ufficiale qui, al Centro Congressi di piazza John Kennedy, per incontrare i ragazzi – stimati a 32000, soprattutto studenti della scuola secondaria di secondo grado – che dal 9 al 12 novembre parteciperanno alla terza edizione del Festival delle giovani idee.
Diregiovani Direfuturo: in periodo di crisi economica ed occupazionale a qualcuno potrà suonare un accostamento in chiave ironica di due “dizioni” quasi in antitesi fra loro, ma l’intento del Festival, all’opposto, è indubbiamente lodevole – oltre che fortemente riconosciuto nei riscontri ricevuti anche quest’anno – e di alto profilo etico, ponendosi come occasione privilegiata di incontro tra i giovani e le Istituzioni, le Aziende, gli Enti della Formazione e le stesse Associazioni. Continua...