Landsteiner nel suo celebre esperimento, che risaliva al 1900 e con il quale scopri il sistema AB0, si servì di un campione del suo sangue e di quello di altri cinque suoi colleghi. Dopo aver separato il siero dai globuli rossi cimentò ciascuna sospensione eritrocitaria con ciascun siero nelle varie combinazioni. In alcuni casi i globuli rossi apparivano agglutinati. Egli concluse che tale risultato era dovuto alla presenza sulla superficie cellulare eritrocitaria di due antigeni o agglutinogeni e che era possibile suddividere gli individui esaminati e verosimilmente tutti gli esseri umani in tre gruppi:
Gruppo A, per la presenza dell’antigene A sui globuli rossi,
Gruppo B, per la presenza dell’antigene B,
Gruppo 0, per l’assenza sia dell’antigene A , sia di quello B.
L’agglutinazione era dovuta alla presenza nel siero di particolari anticorpi agglutinanti o agglutinine che si legavano agli antigeni eritrocitari.
Poiché nessuno degli individui che aveva partecipato all’esperimento era stato trasfuso con globuli rossi, Landsteiner dedusse che ogni soggetto doveva possedere anticorpi naturali nel suo siero, specifici per gli antigeni che non erano presenti sulle proprie cellule.
Quindi, gli individui di gruppo A hanno anticorpi naturali anti-B nel loro siero, quelli appartenenti al gruppo B, anticorpi naturali anti-A mentre quelli appartenenti al gruppo 0 hanno nel loro siero sia l’anticorpo anti-A sia l’anticorpo anti-B.