Con davvero poca spesa, poca cultura chimica ed anche poco tempo a disposizione, sono molte le informazioni che possiamo ricavare su un campione incognito misurando in pochi istanti 3 parametri semplici semplici: grado brix, conduttività e pH.
Inutile dire che il campione deve essere liquido, e se è un solido deve essere solubile in acqua, perché quelle che ci apprestiamo ora a descrivere e quindi a misurare sono proprietà delle soluzioni, ed in particolare delle soluzioni acquose.
GRADO RIFRATTOMETRICO (secondo Brix)
Sul brix, più correttamente definito “grado rifrattometrico” ho già avuto modo di scrivere un intervento specifico alcuni mesi fa (vedi: grado rifrattometrico), al quale rimando per ogni approfondimento.
In questa sede riassumo semplicemente alcune informazioni generali.
Il grado brix si misura con un apparecchietto detto rifrattometro, disponibile sia nella versione tradizionale ottico-manuale (simile ad un piccolo canocchiale) che nella versione ottico-elettronica. Avete presente quando un oggetto immerso in parte in un liquido ma che emerge per l’altra parte, ad esempio un cucchiaino in un bicchiere d’acqua oppure una persona i piscina, sembra in qualche modo “spezzata”? E’ come se la linearità della parte immersa nel liquido formasse un angolo rispetto alla sua prosecuzione fuori dall’acqua. Ecco: questo angolo è detto angolo di rifrazione, ed il suo valore numerico è proporzionale alla concentrazione delle sostanze solide sciolte nella soluzione. Continua...